AURORA come luce, compagna la notte

performance itinerante site-specific

concept Collettivo Micorrize

azioni coreografiche e danza Marta Lucchini

installazioni e maschere Rosa Lanzaro

musica Simone Castelli

si ringrazia Katia Sciandra per la realizzazione del costume di Aurora

Nell’oro ella accende le stelle,

sparge di porpora le acque.

Claudiano, IV sec. d.C.

Una piccola comunità di viaggiatori, un cammino condiviso in cinque quadri o stazioni, un percorso simbolico dall’oscurità alla luce.

Il lutto della dea Demetra per la perdita della figlia diventa furia che rende sterile la terra. È la disperazione di una madre, la sua. La discesa negli Inferi di Kore, fanciulla ignara rapita da Ade che vuole farne la regina del suo regno oscuro, e il suo ritorno sulla terra innescano il ciclo di morte e di rinascita, la rivoluzione delle stagioni. A salutare la ricomparsa della vita e della luce, ecco l’apparizione di Aurora.

AURORA è un racconto poetico e immaginifico, sempre diverso: installazioni scenografiche, costumi, partiture coreografiche interagiscono con i luoghi pronti ad accogliere l’inaspettato. Ogni quadro è impregnato della ricerca iconografica e letteraria che restituisce i numerosi volti di Kore, la “ragazza indicibile”, come dice Giorgio Agamben, ovvero la forza vitale che non si lascia definire da alcuna età, identità sessuale o maschera sociale.

La fanciulla divina è la soglia che divide e unisce non soltanto i limiti tra la luce e il buio, tra la vita e la morte, ma anche i confini sfumati tra diverse figure mitologiche – Kore, Persefone, Ecate, Semele: «Così come confonde e indetermina la cesura fra la donna e la bambina, la vergine e la madre, così anche quella fra l’animale e l’umano e fra questo e il divino»*.

La performer in scena attraversa il mito, muta aspetto e carattere, si lascia pervadere dalle diverse qualità che la divina fanciulla assume via via. Ogni stazione diventa scenario di una sua “maschera”, di un suo aspetto simbolico e animico. 

Il viaggio dalle tenebre al risorgere luminoso si consuma insieme al pubblico, spettatore attivo di un rituale collettivo, che ha il privilegio iniziatico di assistere a un mistero fondativo che si ripete nei millenni, sin dal tempo inafferrabile del mito.   

* Giorgio Agamben, Monica Ferrando, La ragazza indicibile. Mito e mistero di Kore, Electa, 2010.

portfolio AURORA come luce, compagna la notte

foto Sara Napolitano, Le Danzatrici en plein air, Ruvo di Puglia

foto Martina Di Vittorio, Le Danzatrici en plein air, Ruvo di Puglia

foto Sara Guerrini, festival Ecotonalità. Posture per coabitare 2024